
BARI SOLO PARI MA CHE FATICA
CHEDDIRA E ANTENUCCI DECISIVI

Bari punto d’orgoglio ma che sofferenza. Va sotto tre volte col Catania, in gol col capocannoniere Moro su rigore, poi con Greco prima dell’intervallo e Biondi in apertura di ripresa, ma quando sembrava finita prima riduce lo svantaggio e poi riacciuffa.
Stavolta non basta Mirco Antenucci che puntualmente segna il suo duecentesimo gol in carriera e poi si regala la doppietta su calcio di rigore. A risolvere i problemi di Mignani è Valid Cheddira che provoca il rigore trasformato da Antonucci e poi intorno alla mezz’ora raccoglie un lancio di D’Errico da trenta metri e con un colpo di testa scavalca il portiere mandando il pallone in rete.
Un Bari in emergenza si accende poco non potendo disporre a centrocampo di due pilastri del valore di Maita e Scavone, entrambi squalificati, e di Bianco bloccatosi alla vigilia. Come se non bastasse Mignani deve anche fare i conti con l’infortunio capitato a Botta prima dell’intervallo che lo costringe a rientrare nello spogliatoio. Ma soprattutto ha profondamente deluso Di Gennaro nel ruolo di play. Non solo per il fallo su Russini che ha portato in vantaggio il Catania e poi per l’incauto passaggio a Terranova che ha provocato il rigore.
Mignani non nasconde il suo disappunto. «E’ stata una partita pazza, condizionata da tanti episodi positivi e negativi. Dobbiamo essere lucidi nel valutare quello che abbiamo fatto, alla fine rischiavamo di vincerla. Dobbiamo tenerci questo punto e la reazione. Abbiamo concesso un po’ di possesso a loro e non eravamo preparati tra le linee. Nel primo tempo abbiamo rischiato poco, i gol ce li siamo fatti da soli. Un paio di volte abbiamo sbagliato passaggi e cincischiato. Spesso lo facciamo meglio, non vogliamo buttare la palla, però se è necessario va fatto".
Era decisamente un altro Bari e lo ammette: « Non eravamo quelli di un mese fa e non tutti hanno lavorato a pieno regime. Probabilmente alcuni fattori ci hanno condizionato. Ci siamo esposti a ripartenze e contropiede, però siamo stati puniti al minimo errore, avevamo molti giocatori fuori-ruolo».