
“STREAM”, IL PROGETTO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO
Sviluppo di strategie e strumenti per fronteggiare il rischio di

Lo sviluppo di strategie e strumenti per fronteggiare il rischio di inondazione interno e costiero sono al centro del progetto europeo STREAM a cui l’ASSET, Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del Territorio, partecipa assieme ad altri partner italiani e croati.
Il progetto, finanziato dal Programma Interreg Italia - Croazia, intende migliorare la prontezza e la gestione delle misure urgenti da attuare in caso di alluvioni e inondazioni delle aree urbane interne e costiere.
I tecnici dell'Asset saranno il 7 e 8 ottobre a Venezia per seguire il workshop, ospitato dall'Università Iuav, incentrato sulla governance del rischio alluvionale lungo le coste adriatiche.
Il workshop è destinato a definire le basi per l'elaborazione di linee guida per la riduzione del rischio e la gestione delle emergenze alluvionali nel litorale adriatico.
Le linee guida comprenderanno raccomandazioni per le Regioni sulla progettazione, in senso ampio, e riguardo alle trasformazioni degli edifici esistenti, il monitoraggio e la difesa dagli eventi e dai sistemi di allarme.
L’Asset condurrà progetti pilota a Peschici, Manfredonia (località Siponto), nello spartiacque interno del fiume Ofanto, e nell’area interessata dall’erosione costiera in corrispondenza delle località di Lecce e Torchiarolo.
In accordo con il Centro Mediterraneo Cambiamenti Climatici (Cmcc), la Protezione civile della Puglia e le amministrazioni locali, col progetto STREAM si metterà in rete tutta la strumentazione di monitoraggio già disponibile sul territorio e quella in via di acquisizione da parte di Asset con la finalità di affinare la capacità di reazione al rischio inondazione coinvolgendo anche le comunità locali per una maggiore capacità di reazione consapevolezza in situazioni di rischio.
A tal proposito ASSET svilupperà, assieme al Cmcc, le mappe del rischio inondazione per la fascia adriatica e jonica differenziate per le tre probabilità di rischio: basso, medio e alto.
Il progetto si concluderà a dicembre 2022.