DANZE E CULTURE DEL MEDITERRANEO ALLO YA SALAM APULIA FESTIVAL

GIUNTO ALLA SUA 13^ EDIZIONE, L’EVENTO ORGANIZZATO DA AL NOUR, OFFRE UN SABATO INTRIGANTE E DENSO

venerdì 16 Luglio 2021

Suoni e sapori fisicamente lontani, ma tanto vicini al cuore, sono questi gli ingredienti della serata di sabato 17 luglio organizzata dall’associazione culturale Al Nour nell’ambito dello YA SALAM APULIA, il festival dedicato alle danze ed alle culture dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, le quali da secoli si contaminano, arricchendosi a vicenda, nella musica, nel ballo, nell’arte culinaria, nelle arti in generale, portandosi dietro un bagaglio colorato ed eterogeneo di aneddoti, ricordi, viaggi, nostalgie, dolori e gioie  che si accostano in un reticolo fitto e talvolta latente di connessioni umane, personali, culturali.

“Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo” diceva TAHAR BEN JELLOUN, una frase semplice e potente dalla quale dovremmo imparare a farci portare per mano, una frase che incarna lo spirito di questa festa che lo YA SALAM APULIA si fa carico di far brillare.

La manifestazione infatti è caratterizzata da linguaggi differenti che con un approccio multidisciplinare, con eventi che spaziano dalla danza alla musica, dal teatro alle installazioni performative e guardando alle più recenti ricerche coreografiche e didattiche, offre dunque occasioni di incontro con realtà nazionali ed internazionali.

L’edizione 2021, dal sottotitolo, Synesthesia and Landscapes, è un progetto in cui interculturale sposa il multisensoriale, dove patrimonio, arte, pluralità e mescolanza sono i principi cardini ispiratori. Il festival sceglie per le sue performances luoghi non sempre deputati allo spettacolo, non solo teatri ma spazi che offrono scenari di particolare suggestione.

Tre gli appuntamenti in programma sabato 17 luglio a Palese, nella Villa Longo De Bellis: alle ore 19.30 “Ethnic Cook”, l’incontro con Ana Estrela e Michele Carnimeo su storie di migranti che nella cura e la preparazione di pietanze tipiche della loro terra cercano di lenire la sofferenza dell'abbandono del loro Paese e degli affetti e si aprono all’opportunità di nuovi incontri e amicizie.

Si proseguirà alle ore 20.30 con “Promise Land”, installazione performativa partecipata e relazionale, che ha l’intento di coinvolgere il pubblico nella riproduzione scenica. Il progetto propone una riflessione sul teatro partecipativo volta a superare la rigida distinzione tra spettatore ed evento scenico attraverso il coinvolgimento attivo del pubblico all’interno della dinamica performativa, a cura di Sibilla Potenza, con la partecipazione dell’artista Anna Totaro e dei danzatori Mirko Guglielmi e Giuliana Squeo.

Alle ore 21.30, infine, andrà in scena teatro in musica con “Il Fado e Pessoa”, spettacolo che racconta della luce morbida di Lisbona che porta con sé l’eco della voce di Fernando Pessoa. È un atto d’amore per questa luce, per una città bellissima nella quale la saudade si confonde con l’allegria a cui l’ensemble rende omaggio con un progetto musicale che presenta alcuni brani resi celebri dalla regina del Fado Amalia Rodrigues e da altri interpreti della musica portoghese. Interpreti Rocco Capri Chiumarulo, Domenico Lopez, Lisa Manosperti, Leo Di Gioia, Mike Zonno.

Il prosegue i suoi eventi il 5 agosto a Villa Longo de Bellis “Carousel” e “Viva la Vida”: il primo è la presentazione delle migliori coreografie originali realizzate per il festival. Il secondo, Viva la vida!, è uno spettacolo musicale, un viaggio attraverso la musica latina del Centro e Sud America. Un melting pot dalle suggestioni messicane, cubane, argentine, dalle sonorità senza tempo che raccontano la storia affascinante e drammatica dell’incontro tra tre mondi, Africa, Europa e America. Sullo sfondo le parole e le visioni di Frida Kahlo e di Pablo Neruda. Il reading‐musicale si snoda attraverso le suggestioni tratte dal libro “Viva la Vida” di Pino Cacucci, con arrangiamenti originali, cantati ed eseguiti dal vivo da Alfredo De Giovanni.

Il festival si chiuderà il 17 settembre sul piazzale della Basilica di San Nicola con lo spettacolo di flamenco “Alma diferente”. La musica è ispirata ad un sound flamenco contaminato da forti connotazioni stilistiche folk e rock, in uno scambio continuo tra melodia e ritmo che si fonde alla danza con una potente forza espressiva al punto che il pubblico può sperimentare il “duende”, una sensazione avvolgente di magia flamenca che sorprende perché arriva senza preavviso col suo fascino misterioso e ineffabile catturando la mente ed il cuore.

 

Per ulteriori informazioni 371 1929045 -  alnourassociazione@gmail.it https://www.facebook.com/babylonapuliafestivalbari

Stefania Tursi

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