
IL MUSEO CIVICO DI BARI RIAPRE AL PUBBLICO
CON IL VERNISSAGE DELLA MOSTRA PAROLEINRAME

Il Museo Civico di Bari, oggi 13 maggio 2021, riapre le sue porte al pubblico. La riapertura prevista alle ore 18.00 del 13 maggio, verrà inaugurata da una mostra personale di “DiRò”, un duo artistico barese formato da Vincenzo Di Cillo e Patrizia Rossini. La terza edizione di “Paroleinrame” presenta una serie di opere recenti, quadri e scultura cui si avvolgono del rame come mezzo espressivo. La curatrice, Antonella Marino commenta: “Ci sono tanti modi per accostarsi ai lavori di DiRò. Il primo livello, immediato, percettivo, è quello formale. Facile essere catturati dall’esuberanza sensuale delle tele, con lastre in rame assemblate in composizioni astratte che oscillano tra il rigore geometrico e l’impulso vitalistico, in simbiosi con inserti materici, corde, frammenti di pelle, specchietti, sedimenti oggettuali. Facile sorprendersi inoltre per la trasformazione delle foglie di rame in autonome volumetrie di corpi, sfere, barchette… Facile, ancora, lasciarsi attrarre dai giochi cromatici delle superfici lucide, levigate o corrose grazie a pilotati processi chimici, ossidazioni che “dipingono” bagliori iridescenti, macchie vibranti, riverberi di gemme preziose. Il rame del resto ha una lunga storia creativa, che ha interessato anche molti artisti contemporanei. Nel caso dei DiRò si è trattato di una vera e propria fascinazione, avvenuta all’inizio quasi per caso. Dopo una brevissima parentesi pittorica, il rame è diventato il loro materiale d’elezione, quasi un marchio di fabbrica. Duttile e versatile. Ma anche mutevole, metamorfico e, una volta attivata la reazione chimica, prevedibile e controllabile solo in parte. Proprio come la vita. Ed è qui che s’innesta un secondo, fondamentale livello di questa ricerca: il processo creativo del rame quale metafora della nostra esistenza. Se ci avviciniamo e sincronizziamo i nostri cellulari con il QRcode posto sotto gran parte delle opere, queste ci parlano. Una voce femminile calda, la voce di Caterina Firinu, d’intonazione attoriale, ci conduce in una sfera profonda, intima, pensosa. Scandita da brevi riflessioni, che accompagnano le tessere sparse di un puzzle esistenziale intriso di fragilità, speranze, paure, sogni”. Saranno presenti al vernissage e accompagneranno i due artisti e la curatrice della mostra, Antonio Decaro, sindaco di Bari, e l’assessora alle Culture Ines Pierucci.
L’ingresso durante l’inaugurazione sarà contingentato, causa Covid, con un massimo di 25 persone per volta. La mostra sarà aperta e disponibile al pubblico dal lunedì al venerdì alle ore 10.00 -14.00 /16.00 -18.00; il sabato e la domenica si potrà accedere solo su prenotazione e il martedì la mostra resterà chiusa. L’ingresso sarà gratuito nei giorni feriali. Nei giorni festivi c’è la possibilità di fare una visita guidata a pagamento (sabato e domenica ore 11.00) che si dovrà obbligatoriamente prenotare entro le ore 13.00 del venerdì. Le visite guidate, al costo di 5 euro a persona, saranno effettuate a raggiungimento numero minimo di 10 persone. (email: info@museocivicobari.it , tel. 080 5772362).