IERI 25 APRILE, BELLA CIAO DINNANZI ALTEATRO PICCINNI

Il sindaco Decaro "che queste porte spalancate siano di buon auspicio per una nuova liberazione"

lunedì 26 Aprile 2021

Correva l’anno 1944, quando, in un’Italia ancora sotto assedio, per i due terzi occupata dalle truppe nazi-fasciste, fu proprio il Teatro Piccinni di Bari a dare asilo alla prima assemblea ufficiale indetta dai Comitati di Liberazione Nazionale, evento che all’epoca RadioLondra definì “il più importante avvenimento nella politica internazionale italiana dopo la caduta di Mussolini”.

Ed è proprio dinnanzi a quelle mura, che nella giornata di ieri, sotto il colonnato del teatro Piccinni, il mezzosoprano Tiziana Portoghese, accompagnata da Francesco Palazzo alla fisarmonica, hanno reso il loro tributo musicale alla memoria della Liberazione, intonando la celeberrima “Bella Ciao”, inno di combattimento originariamente noto ai soli partigiani della Brigata Maiella, divenuta poi emblema della resistenza, anche oltre la frontiera italica, tutt’oggi icona presente e viva delle manifestazioni di denuncia sociale.

Aprire, seppure simbolicamente,  le porte del Teatro Piccinni, edificio testimone del contributo della città di Bari alla lotta per la liberazione, è un gesto che vorrebbe rappresentare la memoria di ieri che si intreccia alle sofferenze dell’oggi, lo stesso Decaro ha dichiarato che paradossalmente “proprio per questo, è ancora più importante celebrare oggi la giornata della Liberazione nazionale.” Perché, continua il sindaco, “In questi mesi abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significhi non avere la libertà di uscire, di muoverci, di incontrare le persone cui vogliamo bene, di riunirci con i nostri amici e familiari. Forse mai come quest’anno abbiamo capito cosa hanno provato i nostri nonni o chi ha vissuto in quegli anni. Una condizione che ci ha messo a dura prova come persone e come comunità.”

L’auspicio del Sindaco Decaro è che si possa ripartire proprio da qui, con la Puglia che oggi torna ad essere zona arancione e gradualmente allargare le maglie delle restrizioni, tornare a vivere e riappropriarci interamente della propria libertà, su ogni fronte, in qualsiasi dimensione.

Inoltre nell’ambito dell’iniziativa nazionale dell’Anpi “Strade di liberazione”, la commemorazione è proseguita con la deposizione di tulipani rossi nelle strade e ai piedi delle targhe che, nella nostra città, ricordano figure ed episodi chiave dell’antifascismo e della lotta partigiana.

Ogni giorno qualcuno s’ingegna per deturpare e rubare gradualmente un pezzetto della nostra libertà, per questo è importante celebrare chi invece ha resistito lottando per contrastare tali brutture, la società odierna è a mio avviso ancora lontana dalla libertà vera, anche oggi è importante tenere viva la memoria dei partigiani e portare nelle nostre vite il loro esempio.

Ragion per cui porto sempre con me le parole del Presidente Sandro Pertini, anch’egli partigiano, il quale, rivolgendosi a noi giovani disse di batterci sempre “per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. – in quanto- La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.”

Stefania Tursi

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