Luigi De Laurentiis vuota il sacco a Telebari. «Le difficoltà non mancano però mi fa ben sperare l’impegno di Gabriele Gravina che ha sempre puntato a ritrovare il gioco. Nessuno vuole mettere a rischio  la salute dei calciatori e dirigenti, oltre che delle persone in generale. Nel momento in cui ci sarà la possibilità, sarà giusto tornare in campo». Frontale l’attacco a Francesco Ghirelli. «Un arabo totale il calcolo della media ponderata. Nessuno l’ha capito. Se 52 squadre su 60 vogliono la sospensione significa  che il campionato non sta in piedi a priori. Tantissimi  presidenti  hanno parlato di vite, ma credo che fossero commenti guidati molto più dalle difficoltà economiche di un campionato che di professionistico non ha nulla».

Confida nel Consiglio Federale. «Trovo che ci sia stata una linea identica dall'inizio della pandemia, senza dribbling. La mancata promozione però non condizionerebbe in nessun modo il nostro progetto». Ma è pronto a dare battaglia in tutte le sedi  «Non siamo una società che si arrende alla prima curva: capiremo se le decisioni prese saranno delle decisioni giuste o possono essere criticate». 

Miriam De Marco