
TEATRO E WEB: BINOMIO POSSIBILE
SIMONE PETRELLA E RENATO PERONGINI: “DUE MONDI UNITI DALLE STESSE ESIGENZE”
Nella terza puntata del #TPPLIVE, in onda sulla pagina Facebook del Teatro Pubblico Pugliese, tre ospiti d’eccezione hanno risposto alle domande poste da Ileana Sapone e Maddalena Tulanti riguardo la possibilità di portare il teatro nel web: Michele Sinisi (attore poliedrico e fondatore del Teatro Minimo); Simone Petrella (tra i fondatori/registi di Casa Surace) e Renata Perongini (autrice di Casa Surace).
Michele Sinisi guarda con ottimismo l’incontro tra i due mondi: “Il teatro in sé prevede il fatto che due esseri umani debbano essere presenti nello spesso spazio. Credo però che il teatro possa cogliere una possibilità interessante nell’interazione con il web e che da questa quarantena possano venir fuori delle pratiche interessanti in tal senso”.
A ciò si aggiungono le parole dei rappresentanti di Casa Surace: “Pur venendo da esperienze diverse, siamo legati anche noi al mondo del teatro. Noi con quello che facciamo abbiamo già in qualche maniera operato una trasposizione di linguaggi tra loro diversi, per cui riteniamo possibile questo connubio”.
Ciò che ci si chiede è cosa rimarrà, nel mondo teatrale, di quello che stiamo vivendo!
“Bisognerebbe declinare bene la parola ‘teatro’ - risponde Simone di Casa Surace - ci siamo ritrovati attorno a delle esigenze comuni, che hanno unito due mondi diversi. C’è una esigenza umana di raccontare storie e spero che il web serva anche a trasformare il teatro dal punto di vista del linguaggio. Sarà possibile lavorare magari con colleghi che stanno dall’altra parte del mondo, o contaminare i linguaggi. Penso quindi che il periodo storico che stiamo vivendo ci metterà di fronte a esperienze da cui non si potrà più tornare indietro”.
Un utente che ha seguito la diretta ha inoltre aggiunto che “Quello che abbiamo visto in questi giorni non è teatro” non tenendo presente che il teatro si sta già trasformando e come afferma Renata Perongini: “Penso che il web non debba cancellare il teatro, ma ci deve essere una commistione tra questi due mondi. Sono forme di comunicazione che si possono aiutare a vicenda”.
E sulla proposta, del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, di creare un “Netflix della Cultura”, gli ospiti del #TPPLIVE sono concordi: “Noi siamo favorevoli a questa sperimentazione, ma bisognerebbe organizzarsi bene e non perdere l’autenticità del messaggio che si vuole trasmettere”.
“Il teatro è una cosa ben specifica, ma bisogna andare oltre – suggerisce Sinisi – o ci si focalizza sulle differenze rispetto a prima oppure si continuano a raccontare storie con metodi e strumenti diversi”.