
Inaugurazione della Casa dell’Affido
Da oggi in poi disponibile un nuovo luogo di riferimento per le famiglie
A Bari nel 2017 sono stati 193 i minori italiani affidati alle comunità e 210 i minori non accompagnati. Per far fronte a tali “numeri” si è aperta ufficialmente ieri la Casa Dell’Affido, un nuovo luogo di riferimento destinato all’affidamento familiare, a percorsi di sostegno e di mediazione interculturale. La Casa dell’Affido, inaugurata presso il Centro servizi per le famiglie del Municipio IV, in via dei Costruttori di Pace 4, è dunque un luogo in cui i genitori più vulnerabili potranno trovare sostegno, in cui i cittadini interessati e le famiglie affidatarie potranno confrontarsi e condividere aspettative, desideri, dubbi, porre domande, e ascoltare testimonianze, con l’accompagnamento e il supporto degli operatori della cooperativa GEA, ente gestore del servizio; in collaborazione con Assessorato al Welfare, Progetto Mamma Happy, l'Ufficio Immigrazione, Servizi socio educativi territoriali, Tribunale per i minorenni, Comunità di Accoglienza, Sprar, Asl con i Consultori e i Servizi socio sanitari, le Scuole, i centri Servizi per le Famiglie e le diverse agenzie territoriali di Bari e provincia. All’interno della Casa dell’Affido saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte alla cittadinanza, perché il desiderio dell’accoglienza si rafforza e si concretizza soprattutto grazie alla conoscenza delle molteplici possibilità di essere risorsa per gli altri, attraverso diverse tipologie di affidamento familiare. “Oggi inauguriamo un nuovo importante presidio socio-educativo a sostegno dei minori e delle famiglie più vulnerabili - ha detto Francesca Bottalico -. Un luogo fisico ma con un valore fortemente simbolico, che nasce in una periferia dove il Welfare è fortemente impegnato, ma che si estende all’intera città attraverso un programma di iniziative itineranti che verranno realizzate in tutti i territori. Un’esperienza innovativa e sperimentale nelle sue caratteristiche, che offrirà un contesto dedicato ai temi dell’affido attraverso formazione, campagne di sensibilizzazione, sostegno alle famiglie, sportelli di ascolto, e investirà su nuove sfide educative come l’esperienza dell’Affido di minori migranti non accompagnati oltre che di minori italiani provenienti da situazioni fortemente vulnerabili”. “Sono grato all’amministrazione comunale per aver scelto il territorio del Municipio IV per l’avvio di un progetto sperimentale che guarda al benessere dei minori in contesti familiari fragili – conclude il presidente del municipio Nicola Acquaviva – Insieme stiamo lavorando non per l’istituzionalizzazione dei minori ma per attivare percorsi di sostegno delle famiglie di origine e di tutela dei minori stessi grazie alla disponibilità e alla cura degli affidatari. Si tratta di un’azione pilota che sarà tanto più efficace quanto più riusciremo a far leva sui legami e sul senso di solidarietà della nostra comunità”.