
Puglia, pesticidi persistenti nelle acque. Agricoltura biologica in discesa?
L’Aiab lancia l’allarme: nelle acque trovata atrazina
Il dato complessivo in Puglia per la ricerca di pesticidi nelle acque non è assolutamente da sottovalutare dopo il ritrovamento di atrazina, messa al bando nel 2004. Nel 2016 in Puglia sono stati esaminati 59 punti di monitoraggio delle acque superficiali e sono state cercate 28 sostanze. Le tre sostanze maggiormente trovate sono clorpirifos, atrazina e naftalene dopo aver segnalato residui pari al 59,3% nei punti di monitoraggio e il 21,6% dei campioni. A illustrare a Bari i dati 2018 dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), è il presidente nazionale Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) Vincenzo Vizioli, per un incontro che si è tenuto nella sala consiliare della Città metropolitana, nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile. “Anche in Puglia purtroppo da alcuni anni ci sono dei rilevamenti – commenta il presidente – Il problema è che noi stiamo pagando le aziende perché diminuiscono l’impatto ambientale: il fatto che i principi attivi nelle acque continuino ad aumentare significa che è fallito questo modello che è finanziato dalla Pac e dai Psr e quindi bisogna fare delle scelte radicali». Nelle nostre acque persistono vere e proprie miscele di sostanze chimiche di cui non si conoscono bene i rischi e come spiega in un’intervista passata, il responsabile Pietro Parisi - “Nessuno è in grado di certificare l’impatto di usi cumulativi di queste sostanze sull’ambiente”. Ancora oggi si trovano sostanze che non si usano più da 20 anni perché specialmente nelle acque sotterranee, in cui non ci sono meccanismi di degradazioni, la contaminazione persiste. Basti pensare all’atrazina, erbicida che agisce con il processo fotosintetico, pervenuta nelle nostre acque che ha effetti endocrini sugli animali. Una soluzione? Apportare il cambiamento anche nell’agricoltura biologica che è dal’90 che vuole impegnarsi ad avvicinarsi il meno possibile ai limiti imposti dalla legge.