
Fedex - TNT Bari, continuano le proteste contro i licenziamenti
In questi giorni sciopero dei lavoratori con manifestazioni di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per opporsi alla scelta delle due aziende di dimezzare il personale
L’inizio del mese si apre con pensieri ben distanti dall’estate: indetto dal 31 maggio al 1 giugno lo sciopero degli addetti ai lavori delle aziende Fedex e Tnt, le più grandi reti di spedizioni via aerea in modalità espresso. Lo sciopero, che segue quello del 17 maggio e tocca tutti i punti d’Italia, Bari compresa, è teso a protestare contro la scelta presa dalle due aziende di licenziare 361 lavoratori e di trasferirne 115. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. “Da parte nostra – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – siamo disponibili ad aprire un confronto. Non accettiamo le esternalizzazioni delle attività ma serve al contrario avviare un processo di internalizzazione per salvaguardare l'occupazione e la qualità del servizio”. Le due aziende infatti non hanno preso in considerazione la proposta dei sindacati di ritirare licenziamenti e trasferimenti, ma hanno solamente offerto incentivi, non specificati, a chi accetta il licenziamento. “Alla struttura del Mise per la crisi d'impresa abbiamo spiegato - affermano i sindacati - che, alla ripresa del confronto, è utile il ritiro delle procedure e non è ammissibile, con i bilanci aziendali in attivo, un piano di riorganizzazione che parta dai licenziamenti. È stata condivisa la ripresa del confronto a partire dal 4 giugno ed una prima verifica al Mise è prevista per il 7 giugno”.