
Cinque accordi di collaborazione e nuova idea di tutoraggio: le importanti novità dell’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Firmati questa mattina gli accordi nella sala Consiglio rettorato
Oggi il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, ha sottoscritto cinque accordi di collaborazione con l’avvocato Baciu Gela, direttore della “Asociatia pentru Promovarea si Implementarea Strategiilor Educationale (Apise)” di Bucharest; con il profesore Nunzio Cirulli, amministratore Centri Odontoiatrici Specialistici srl di Bari; con il professore Eugenio Raimondo, amministratore unico della Medical Team di Roma; il dottor Gianfranco Tornatore, amministratore unico della casa di cura Santa Maria della Salute Prevenzione e Servizi Sanitari srl, con sede legale ed operativa in Santa Maria di Capua Vetere; e con il professore Francesco Martelli, presidente della Società Prevenzione e Servizi Sanitari srl di Firenze. Presenti, alla firma, i professori Onofrio Resta e Paolo Stefani, componenti la commissione di queste convenzioni, e il presidente nonché coordinatore dei master e short master internazionali, professore Francesco Inchingolo. Inoltre, il rettore e la professoressa Ylenia De Luca hanno presentato il progetto dal titolo: “Student Angel & Web Incoming” (Sawi), vincitore di avviso pubblico “Azioni di potenziamento dei servizi di orientamento erogati dalle Università pugliesi”. L'iniziativa è finalizzata alla creazione di una nuova figura di tutor, sul modello dell’esperienza statunitense, che deve rappresentare per gli studenti fuori sede o per gli studenti più demotivati ed incerti un punto di riferimento stabile, non solo per la preparazione dell’esame ma anche per la ricerca di informazioni utili a vivere al meglio la “città universitaria”, sentendosi parte di un contesto utile a sviluppare nuove competenze. Il tutorato è così inteso non più esclusivamente come strumento informativo e didattico, ma come uno strumento per facilitare ’integrazione dello studente nel contesto universitario e cittadino e conseguentemente ridurre il fenomeno della dispersione universitaria.