
La Regione presenta il disegno di legge contro l’omofobia
Emiliano: “La Puglia in prima linea nella lotta alle discriminazioni e nella tutela dei diritti delle persone”
“Da sempre la Puglia è in prima linea per la lotta alle discriminazioni e alle violenze nei confronti della libertà altrui. In questo caso è in prima linea per tutelare l'identità di genere, la libertà affettiva e sessuale, le scelte di vita della comunità Lgbtqi, che sin da quando ero sindaco di Bari abbiamo considerato con grande attenzione e come un fattore di progresso di tutta la nostra comunità”. Con queste parole il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha presentato ieri alla stampa il disegno di legge contro l’omofobia e la transfobia approvato dalla Giunta regionale. L’iniziativa mira a prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale, a consentire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, a prevenire e superare le situazioni di discriminazione e a garantire il diritto all’autodeterminazione. “Siamo convinti - ha dichiarato Emiliano - che civiltà nei comportamenti e crescita generale della società vadano insieme. Non esistono società che possano crescere, anche solo dal punto di vista economico, che non abbiano un’alta considerazione dei diritti delle persone. E quindi questa legge, che pure è parziale, vuole spingere il Parlamento a legiferare in materia di discriminazione e omofobia. È intollerabile che nelle scuole, nelle strade, qualcuno possa subire discriminazioni solo perché si veste, parla o si muove in un modo che da taluni non viene considerato accettabile, o peggio normale. Questa legge sicuramente provocherà molte reazioni, ci saranno sicuramente i tutori della morale comune. Io chiedo loro una moratoria: prima di sparare su questa legge e dire che essa mette in pericolo la famiglia o la morale pubblica, di leggere il testo che io sono disponibile a discutere con chiunque. Alla legge si possono presentare emendamenti, osservazioni. Noi valuteremo ogni cosa. Quindi prima di scatenare su questa legge un conflitto, proviamo a tenere insieme la nostra comunità affrontando insieme un problema che è oggettivo. Cioè quello di consentire a ciascuno di essere come vuole. Peraltro sono convinto che anche culture politiche diverse dalla mia hanno la stessa considerazione della libertà individuale, e quindi possono e hanno i assolutamente i mezzi per arrivare a conclusioni comuni a quelle della nostra amministrazione”.