
Ombre sul Gasdotto Tap
Secondo un’inchiesta estera, gli ultimi fondi per la realizzazione arriverebbero da società offshore anonime
Sinistra Italiana, attraverso la deputata pugliese Annalisa Pannarale, ha presentato oggi un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di prendere in considerazione, prima di un’eventuale ripresa dei lavori nel cantiere di San Basilio, i contenuti dell’inchiesta della rete di giornalismo investigativo OCCRP “Azerbaijani Laundromat” pubblicata da alcuni dei più autorevoli giornali europei, tra cui The Guardian (Regno Unito), Süddeutsche Zeitung (Germania) e Le Monde (Francia) e pressoché ignorata in Italia. L’inchiesta racconta di 16mila operazioni bancarie realizzate da quattro società registrate nel Regno Unito, ma controllate da offshore anonime, che avrebbero fatto transitare in Europa circa 2,5 miliardi di euro riconducibili a businessman e al governo dell’Azerbaijan. Questo cospicuo giro di denaro sarebbe servito per fare pressioni – anche illegittime – sulle istituzioni europee con lo scopo di sbloccare gli ultimi prestiti utili a realizzare il gasdotto, e in particolare l’ultimo tratto del Tap (Trans Adriatic Pipeline). "Quelle informazioni, se confermate, metterebbero in evidenza gravissime condotte illecite nella gestione dell'affare TAP; un governo che scegliesse deliberatamente di non approfondire i contenuti di questa inchiesta sarebbe responsabile di una pesante lesione del dovere di trasparenza e di tutela dell'interesse generale" chiede Pannarale.