
Rimpasto in Giunta Regionale, fuori uno e dentro tre
Intanto raddoppia il salario dei dirigenti regionali
In Giunta Regionale aria di rimpasto scandito dalle dimissioni e dal pressing dei partiti di maggioranza dopo i risultati alle ultime elezioni comunali. Ad aprire le danze sono state le dimissioni di Domenico Santorsola, ex assessore all’Ambiente che ha restituito le sue deleghe nelle mani del governatore Michele Emiliano, in quanto negli ultimi tempi era entrato in contrasto con la dirigenza del dipartimento all’Ambiente. Sarebbe fuori anche Annamaria Curcuruto, assessore all’urbanistica, accusata di non dialogare abbastanza con i consiglieri. Dentro, invece, Filippo Caracciolo all’Ambiente e Alfonso Pisicchio all’Urbanistica. Resta il nodo Cultura e turismo ora nelle mani di Loredana Capone. Nel pressing sul rimpasto, pesano anche le dimissioni di Gianni Giannini, assessore ai Trasporti e Lavori pubblici, coinvolto nelle indagini delle procura di Bari per una vicenda di appalti e tangenti. In questo caos generale Emiliano chiede altri giorni per chiudere la partita del rimpasto, intanto il capo di gabinetto ha già messo a punto i decreti di nomina, quindi non resta altro al Consiglio regionale di oggi chiudere definitivamente la partita. Sarà, Invece, altro nodo da sciogliere il salario raddoppiato dei dirigenti regionali che passa da 88 mila euro annui a 150mila, attacco dei sindacati ad Emiliano e al suo modello Maia(modello ambidestro per l’innovazione dell’amministrazione).