
Amiu Puglia, approvato in consiglio regionale il Piano Economico Finanziario 2017
Porta a porta per dieci quartieri di Bari e nuove tariffe Tari
Approvata la delibera del PEF 2017. Il Piano Economico Finanziario redatto da Amiu Puglia introduce il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta per ben dieci quartieri della città di Bari. Dei circa 72 milioni di euro previsti nel contratto di quest’anno tra Amministrazione comunale e Amiu, più di 2 milioni e mezzo di euro saranno destinati allo svolgimento del suddetto servizio. L’assessore all’Ambiente Petruzzelli rassicura: “in ogni paese o città dove il porta a porta è stato introdotto ha generato costi maggiori per l’acquisto della dotazione strumentale necessaria e per il maggior impiego di personale. Inoltre abbiamo previsto un servizio speciale dedicato al monitoraggio nella fase di attivazione del nuovo servizio, in modo da accompagnare i cittadini in questa fase”. Sulla base dei costi del servizio sono anche state elaborate le tariffe della tassa dei rifiuti per il 2017, che non vedono sostanziali variazioni rispetto all’anno precedente. Invariate anche esenzioni e agevolazioni; non pagano la Tari i nuclei familiari con reddito ISEE inferiore a 5000 euro, quelli formati da sei o più persone con reddito inferiore a 25.000 euro oi composti da ultra ottantenni con reddito inferiore a 10.000 euro. Inoltre, resta confermata la riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei familiari residenti nei quartieri virtuosi che superano il 50% di raccolta differenziata. A tal proposito Petruzzelli ha aggiunto: “Continueremo anche a stimolare tutti i cittadini non raggiunti dal nuovo servizio a differenziare al meglio i rifiuti per raggiungere il traguardo utile ad avere ulteriori sconti sulla tassa”. Per quanto riguarda le altre imposte, il Comune di Bari ha previsto ulteriori agevolazioni rispetto al 2016: per l’IMU sulla seconda casa ha previsto uno sconto del 50% per tutte le famiglie che concedono l’immobile in comodato d’uso ad un parente entro il primo grado ed uno del 25% per le unità immobiliari locate con contratti agevolati; per la la Tasi gli unici immobili soggetti al pagamento dell’imposta saranno i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita. Nessuna imposta sulla prima casa.