
Punta Perotti: il tribunale rigetta la richiesta di risarcimento della Giem dando ragione al Comune
Concluso il primo grado del giudizio durato più di 16 anni
Si è concluso ieri mattina, con una sentenza favorevole per il Comune di Bari, il primo grado di giudizio promosso dalla Giem su un risarcimento di 52 milioni di euro per presunti danni subiti a carico dei suoli di proprietà della società, compresi nell’intero complesso di Punta Perotti, demolito nel 2006 poiché considerato abusivo. Il giudice si è pronunciato in primo luogo sulla domanda proposta da Giem nei confronti dei Levi Montalcini (i venditori del suolo), respingendola, affermando che il bene oggetto della compravendita era ed è ancora oggi edificabile, come attestato dal certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune di Bari. Pertanto non ci sono i presupposti per un’azione di risoluzione del contratto per inadempimento e neppure di nullità del contratto per impossibilità o illiceità dell'oggetto. Sulla domanda proposta nei confronti del Comune di Bari e dei suoi chiamati in causa, il giudice ha dunque ritenuto l’infondatezza della richiesta. La Giem sostanzialmente aveva fondato la sua domanda sulla perdita della proprietà del suolo per effetto della confisca e sulla perdita della possibilità di edificazione, qualità che aveva indotto la stessa società a comprare i suoli. Il giudice ha osservato che la società Giem è ritornata in piena proprietà dei suolo. Non avendo perso il terreno, la società non ha diritto ad ottenere il valore del medesimo dal Comune di Bari. Né spetta, quindi, alla Giem alcun risarcimento per non aver potuto sfruttare il suolo secondo il programma prefissato al momento della compravendita.