
Michele Emiliano rimane nel Pd: “questa è casa mia e nessuno può cacciarmi via”
Il governatore si candida alle primarie dem per sfidare Matteo Renzi alla segreteria del partito
La Puglia vede ancora una volta un suo presidente di Regione impegnato in battaglie politiche nazionali. Il governatore pugliese Michele Emiliano ha infatti annunciato che resterà all’interno del Pd per gareggiare contro l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi per la candidatura alla segreteria del partito. “Mi candido alla segreteria perché questa è casa mia, è casa nostra e nessuno può cacciarmi o cacciarci via” - ha dichiarato il governatore alla direzione Pd - “L’abbiamo costruita assieme a Romano Prodi e ai segretari, vicesegretari [...], e a milioni di italiani che hanno fortemente voluto la nascita e la sopravvivenza di questo Partito anche a costo di rinunciare ai propri ruoli. Mai in nessun’altra forza politica italiana tanti hanno rinunciato a tutto pur di far nascere e sopravvivere la loro comunità. Mi candido perciò accogliendo il loro invito ed il loro esempio, ma soprattutto quello di tantissimi militanti che mi hanno chiesto in queste ore di far sopravvivere il progetto politico cui abbiamo lavorato insieme a partire dal 14 ottobre del 2007[...]”. Saranno dunque dei mesi impegnativi per il rappresentante pugliese, in quanto adesso sarà fuori regione per accrescere il suo consenso anche nei circoli dem di Roma e dei paesi del nord. Questo comporterà un immediato e inevitabile disagio, in quanto la sua assenza aumenterà gli incarichi di lavoro degli assessori e le responsabilità maggiori ricadranno sul vicepresidente della giunta Antonio Nunziante. Ma il vicepresidente è comunque positivo: “Tutto il lavoro in più sarà condiviso con gli altri colleghi assessori. C’è una bella squadra, siamo tutti uniti. L’essenza di Emiliano pesa fino a un certo punto perché anche quando non c’è è come se fosse con noi”. Nunziante è inoltre (e) favorevole alla scelta presa dal presidente: “Fra noi assessori ci siamo detti che questa scelta del presidente Emiliano potrebbe avere grandi vantaggi per la Regione. Speriamo possiamo possa esserci un nuovo leader ai vertici nazionali”. Per contro Forza Italia e M5S ritengono che Emiliano debba lasciar perdere la carica alla segreteria e prendersi carico invece dei problemi della Regione, ma il governatore risponde con forza: “Le persone che sono contro di me sono le stesse persone che nulla hanno avuto da dire ad un segretario e premier che dopo aver personalizzato un referendum costituzionale, promettendo addirittura il ritiro dalla vita politica in caso di sconfitta, oggi vanno avanti con lui senza porgli le domande che fanno a me [...] ma noi siamo qui per riprenderci il diritto di cittadinanza in questo grande partito. Tutti insieme, con le nostre differenze e le nostre storie, con le nostre infinite e feconde discussioni, rappresentiamo una parte di Italia, strumento indispensabile per il governo di un paese civile.