
Anche Bari sogna di diventare city break
Turismo e cultura a portata di weekend nei piani dell’assessore alle Culture Silvio Maselli
Un fine settimana, una città da raggiungere ed una motivazione, cioè un evento, una mostra, magari una grande prima. Questi gli elementi che muovono il pubblico cosiddetto ‘leisure’, che fa del tempo libero una rapida occasione di viaggio, soprattutto se dedicato alla cultura. Secondo l’assessore alle Culture e al Turismo di Bari, Silvio Maselli, anche il capoluogo pugliese presto possiederà tutti questi elementi per diventare una vera e propria ‘city break’, cominciando dai nuovi contenitori culturali che la città sta per mettere a disposizione di cittadini e turisti da adesso e fino al 2019. Pare che Bari abbia tutte le carte in regola per poter emergere quale polo attrattivo del turismo culturale, che può servirsi copiosamente di una soddisfacente rete di trasporti, in primis quella aerea. “Lavoriamo su 3 linee strategiche – spiega l’assessore - : da un lato vogliamo aprire e riaprire i contenitori della cultura in città per creare una serie di eventi, dall’altro lanceremo la nostra guest card, con 162 paline informative da collocare vicino ai principali luoghi della città, accessibili attraverso QR Code, con percorsi di visita in cinque lingue, un sito dedicato al turismo a Bari e una app dedicata. Infine, apriremo due visitor center, uno collocato nel centro storico e uno al castello Svevo Normanno - che a quanto pare verrà finalmente reso perennemente accessibile. Inoltre, - continua l’assessore - fra fine marzo ed aprile, sarà pronto il nostro brand turistico e partirà una campagna veicolata anche attraverso Puglia Promozione per spingere la nostra destinazione”. In programma anche l’apertura del Polo delle Arti, del Museo Archeologico cittadino e dell’auditorium Nino Rota, che dopo venticinque anni di lavori, finalmente tornerà a vivere e ad essere vissuto.