
Straordinaria catena di solidarietà nelle aree rurali. Parte ora la conta dei danni
La produzione di Latte, agrumenti ed orticoli a rischio
Dopo la bufera di neve, mentre ancora molte aree rurali restano isolate, si inizia a fare la conta dei danni. Coldiretti Puglia ha reso disponibili le informazioni sulla “straordinaria catena di solidarietà” attivata dagli agricoltori pugliesi, i quali non hanno esitato ad impiegare i trattori come spalaneve ed i macchinari spargiconcime come spargisale. "Ma il peggio non è ancora passato", avverte Gianni Cantele, Presidente Coldiretti. "Risultano tuttora isolate le aziende zootecniche sulla murgia nelle zone rurali di Ruvo, Corato e Santeramo. La situazione resta critica sulla Gioia del Colle-Laterza in zona Montursi, dove ci sono tuttora 2 metri di neve. Le strade provinciali 20 e 21 che collegano Laterza a Gioia del Colle, Santeramo in Colle e Altamura sono ancora bloccate e le aziende zootecniche interessate stanno buttando il latte e manca ancora la corrente elettrica". Ed è partita la conta dei danni. "In provincia di Foggia sono già tangibili gravi danni alle orticole invernali che dopo 24 ore di gelo sono completamente bruciate in tutta la piana del foggiano, fino alle province di Bat e Bari. La zona alta di Massafra (Cernera) è impossibile da raggiungere” - segnala il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - “e gli allevatori stanno pulendo le strade per uscire dall'isolamento. La statale 100 è transennata e vige il divieto di transito, per cui le aziende zootecniche sono isolate da tre giorni e impossibilitate a consegnare latte. A Mottola le strade, oltre a essere completamente ricoperte da neve, sono ghiacciate. I raccoglitori del latte in pochissime zone hanno regolarmente raggiunto le aziende, inoltre i nostri allevatori e agricoltori denunciano condotte ghiacciate, difficoltà nella mungitura e bisogno di sale sulle strade”. L’Esercito si è occupato della pulizia delle strade urbane di Laterza dove l'azienda Colacicco ha subito la perdita di 5 bovini a causa del crollo di una pensilina. I disguidi maggiori restano comunque legati all’assenza di energia elettrica e pare che l’Enel abbia dovuto sospendere il ricevimento delle segnalazioni, poiché non è più in grado di sopportarne il numero.